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Smog: Ue apre seconda fase della procedura di infrazione contro l'Italia.


Nel mirino l'aria delle grandi città come Roma, Milano, Torino, Berlino, Londra e Parigi.
Nota bene: Il seguente articolo non parlerà mai di inquinamento aereo e sopratutto di operazioni segrete di geoingegneria su tutto il territorio Italiano. I piani alti non vogliono. Scie chimiche: Informazione Corretta.
 
Italia indietro su smog e acque reflue, secondo un rapporto Ue Italia nello smog, blocchi del traffico a Roma e a Milano. Da lunedì Napoli e dal 14 anche Torino Smog: a Roma torna domenica ecologica, stop a auto e moto l'11 dicembre Alta pressione e smog nel ponte dell'Immacolata. Per 8 milioni gita fuori porta Smog, Agenzia Ue: "467mila morti l'anno in Europa" 15 febbraio 2017 La Commissione Ue ha dato il via alla seconda fase della procedura d'infrazione contro l'Italia e altri Paesi - Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna - per l'inquinamento eccessivo da biossido d'azoto (NO2) riscontrato nell'aria di citta' come Roma, Milano, Torino, Berlino, Londra e Parigi. Ai Paesi finiti nel mirino di Bruxelles e' stato quindi inviato un parere motivato nel quale si contesta la violazione della direttiva Ue del 2008 e si chiede di spiegare entro due mesi come intendono mettersi in regola. La Commissione europea, si legge in una nota, ha inviato un ultimo avvertimento a Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito perche' "non hanno affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell'aria per il biossido di azoto (NO2) che costituisce un grave rischio per la salute. La maggior parte delle emissioni provengono dal traffico stradale" (cit) e in particolare dai motori diesel. Se gli Stati membri non agiranno entro due mesi per mettere in campo "misure idonee" a risolvere il problema, si sottolinea nella nota, "la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell'Ue". Bruxelles sollecita quindi l'Italia e gli altri Paesi "ad agire per garantire una buona qualità dell'aria e salvaguardare la salute pubblica" ricordando che più di 400 mila cittadini muoiono prematuramente nell'Ue ogni anno a causa della scarsa qualità dell'aria. Milioni di persone, inoltre, soffrono di malattie cardiovascolari e respiratorie causate dall'inquinamento atmosferico. Nel 2013 il persistere di elevati livelli di NO2 ha causato quasi 70 000 morti premature in Europa: pressoche' tre volte il numero dei decessi causati da incidenti stradali nello stesso anno. La legislazione dell'Ue sulla qualita' dell'aria ambiente (direttiva 2008/50/CE) stabilisce valori limite per gli inquinanti atmosferici, tra cui l'NO2; in caso avvengano superamenti, gli Stati membri sono tenuti ad adottare e attuare piani per la qualita' dell'aria che stabiliscono misure adeguate a rimediarvi nel piu' breve tempo possibile. Il parere motivato odierno, per quanto riguarda l'Italia, si riferisce a persistenti violazioni dei valori limite per l'NO2 in 12 zone di qualita' dell'aria, tra cui Roma, Milano e Torino e l'area padana. Fonte: I pennivendoli di www.rainews.it Ci tengono ad essere menzionati. 
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